Quattro matti che nelle fredde sere d’inverno e nelle calde notti d’estate folleggiano a tutte corde per un
viaggio intorno al mondo con chitarre e mandolino. Dal tango alla rumba, dal cancan alla suite, cantando a
squarciagola iappappà! Accovacciatevi sulla spiaggia vicini alle giuncaie, ascoltate i matti e godete della
vita!
Lapo Marliani, Francesco Ceri, Simone Giusti e Mirko Rosi sono i suoni, i cori e le voci matte della band
regina dell’Hard-Folk Maremmano. Tutti e quattro animatori di una patchanka che miscela il rock alla
musica gitana, il folk a quella cantautoriale per ribadire il motto “divertirsi suonando”.
Il gruppo viene alla luce con un primo “atto matto”: tre pezzi per la colonna sonora del DVD “Salviamoci”
(Carta/Cantieri Sociali) dagli strani titoli: Canapone, Il Ballo delle Canapa e Sweet Canapa (tutti e tre
presenti nel primo disco “Iappappà”). Da quel momento in poi, I Matti delle Giuncaie hanno portato la loro
musica in giro per il mondo.
Innumerevoli sono i concerti tra centri sociali, live club (anche internazionali), pinete sul mare; con la
Bandabardò in tantissimi festival, con i Gogol Bordello a Pisa, con i Modena City Ramblers, con l’energia
spagnola di Muchachito Bombo Infierno, con Marco Calliari in Quebec, su una collina ventosissima, sulla
barca in palude, al Sacro Cuore a Parigi, a Berlino, in mezzo alla neve, e in tanti altri posti, particolari o
convenzionali in giro per il mondo.
Band Hard Folk che dall’underground è riuscita a conquistare l’Italia e che suona regolarmente in giro per
l’Europa ed il Nord America. Quattro dischi all’attivo, Iappàppà del 2010, Cignal Patchanka del 2014 e Noi
non siamo stanchi del 2016 (VRec), Matti Live 2018 (VRec). Hanno collaborato discograficamente con Enrico
Erriquez Greppi, Francesco Fry Moneti, Eugenio Bennato, Marco Calliari, Michele Lombardi, Fred Peloquin,
Riccardo Brizzi, Candida Nieri e molti altri.

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